venerdì 16 ottobre 2009

"La casa è di chi l'abita", Sgomberato l'Assillo di Trento

Fonte punk4free.org

Giovedi' 15 ottobre la polizia in assetto antisommossa, con un ingente spiegamento di forze, ha sgomberato l'Assillo Occupato alle prime luci dell'alba.
Lo stabile in via Manzoni 6 a Trento, vuoto ed inutilizzato da parecchi anni, da quasi quattro settimane era stato trasformato in uno spazio autogestito ed aperto al quartiere.
Varie le iniziative, senza fini di lucro, organizzate dagli occupanti nel breve lasso di tempo, quali: concerti, dibattiti, proiezioni, presidi, presentazioni di libri, sensibilizzazione della popolazione su tematiche importanti (base militare di Mattarello, il T.A.V., pacchetto sicurezza, alto costo degli affitti cittadini, razzismo istituzionale dilagante).
La ricerca di una diversa mentalita' nell'organizzazione dei rapporti umani, slegati da logiche di potere, costruiti e coltivati in maniera orizzontale, non e' stata vista di buon occhio dalle "democratiche" istituzioni. Queste infatti, dimostrando chiusura ed ostilita' gratutita, attraverso le coraggiose forze dell'ordine han fatto irruzione nello stabile, persino dal tetto, procedendo poi in un secondo tempo all'identificazione degli occupanti, emettendo fermi e denunce e munendo alcuni giovani, dopo un gioviale soggiorno in questura, persino di fogli di via da Trento per anni 3 (alcuni frequentando le scuole superiori nel capoluogo si trovano in serie difficolta').
Una risposta che rende manifesto il volto di questo stato "democratico": un volto che ricorda i lineamenti delle dittature di ogni tempo, dove si fortificavano i privilegi dei ricchi e si criminalizzavano poveri e ribelli.
Manifestiamo la nostra solidarieta' agli occupanti sgomberati e denunciati.
Rispondiamo allo sgombero ed alla violenza dello Stato.

Di seguito il comunicato degli occupanti, prima dello sgombero:
Quando abbiamo aperto lo stabile di via Manzoni trasformandolo in uno spazio autogestito, questo era vuoto e inutilizzato da parecchi anni. Sappiamo che l'immobile e' di proprieta' dell'associazione S. Martino, ma sappiamo anche che prima che questo ente realizzi il suo progetto sull'area passeranno, per ammissione stessa dei suoi promotori, diversi anni. Non solo: l'immobile dovra' essere abbattuto. In questa situazione, l'accanimento del presidente dell'associazione nel pretendere il nostro sgombero e' davvero sopra le righe. Nell'affermare che lo stabile, con il nostro sgombero, tornerebbe al quartiere, costui falsifica deliberatamente la realta'. Solo ora, infatti, dopo anni di inutilizzo e di degrado, l'ex Diapason e' aperto al quartiere, con diverse persone che entrano incuriosite. Prima era chiuso e vuoto; l'intervento della polizia lo renderebbe di nuovo chiuso e vuoto, per anni.
Ancora piu' assurdo e' che il suddetto presidente si lamenti del fatto che le pareti esterne sono state dipinte o che alcune porte e finestre sono state modificate. Egli vorrebbe l'immobile grigio e inabitato fino alla sua demolizione: si chiama rispetto della legalita'.
Gli garantiamo, tra l'altro, che i danni veri alla struttura li fanno poliziotti e carabinieri durante le operazioni di sgombero al fine di impedire che gli edifici vengano occupati di nuovo.
Questa vicenda rivela la funzione della proprieta' capitalista: essa non consiste ne' nell'uso attuale di un bene ne' nella sua disponibilita' d'uso per il futuro, bensi' in un valore astratto e antisociale. Proprieta' privata agli altri, a chi non ha ne' capitali ne' potere.
I mass media vorrebbero far intendere alla cosiddetta opinione pubblica che noi, non rispettando la proprieta' privata, entriamo nelle case della gente! Sono riusciti ad inventarsi che ce ne stiamo chiusi nell'Assillo senza comunicare con l'esterno, pronti ad insultare chiunque non la pensi esattamente come noi.
La partecipazione alle varie iniziative che si ripetono senza tregua e' la più bella risposta a queste squallide operazioni da becchini dell'intelligenza.
Il motivo per cui i giornalisti ci attaccano e' semplice: vogliamo sovvertire l'ordine sociale di cui sono i fedeli servitori.
D'altronde, abbiamo occupato per questo.
Trento, 1 ottobre 2009

Prossime iniziative:
Sabato 17 presidio in piazza Duomo ore 15
Lunedi' 19 assemblea alla facolta' di Sociologia ore 18

Nessun commento:

Posta un commento